La straordinaria avventura di una vita che nasce by Alberto Angela Piero Angela

La straordinaria avventura di una vita che nasce by Alberto Angela Piero Angela

autore:Alberto Angela, Piero Angela [Angela Alberto - Angela Piero]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2005-03-14T23:00:00+00:00


Note singole e accordi

Ovviamente, partendo da uno stesso serbatoio genetico, quello del padre e della madre, i figli hanno buone probabilità di attingere a geni comuni, ed è per questa ragione che in famiglia gli individui hanno una certa rassomiglianza. Magari prendendo più dalla madre che dal padre, o viceversa. C'è comunque una certa impronta familiare, come si dice. Ma può anche succedere che la ricombinazione dei geni, come in una lotteria casuale, faccia uscire dei numeri inconsueti, al punto da dar origine a un individuo molto diverso.

A volte ciò può essere dovuto a un gene nuovo, mutato, che sconvolge la costruzione con risultati sconcertanti (e spesso patologici).

Le cose si complicano ancor più se si pensa che, come dicevamo poc'anzi, molti caratteri non sono l'espressione di un solo gene, ma di vari geni, che operano insieme, così come nella musica non ci sono soltanto note singole ma anche accordi. Per poter quindi ottenere un certo accordo (cioè una certa caratteristica genetica), bisogna che i vari geni di quella combinazione vengano passati da un individuo all'altro.

I figli maschi "matrizzano"?

È opinione diffusa che i figli maschi assomiglino più alla madre ("matrizzino"), e le femmine invece più al padre. Ma i genetisti invitano alla cautela, perché non ci sono prove.

Ogni individuo è in realtà un mosaico casuale di geni, di cui il 50% del padre e il 50% della madre giocano alla pari, pur condizionati dalla famosa regoletta dell'abate Mendel sui caratteri dominanti e recessivi.

Quando diciamo di un bambino: "Oh! assomiglia moltissimo al padre", oppure "Ha preso tutto dalla madre", è perché siamo colpiti da alcune somiglianze (occhi, naso, bocca, capelli). Ma un individuo è composto da una moltitudine di somiglianze (o dissomiglianze) che ci sfuggono.

Nessuno dice per esempio: "Questo neonato ha proprio i reni del padre", oppure "Il suo pancreas assomiglia moltissimo a quello della madre".

Oppure: "Guarda! Ha esattamente la stessa cistifellea del nonno...".

In effetti un organismo è fatto anche di occhi, naso, bocca e capelli, ma ancor più di mille altri organi e sistemi per la maggior parte nascosti, comprese le predisposizioni per certe malattie o per certe disfunzioni (ipertensione, carie dentaria, piastrine del sangue).

Ogni individuo è insomma un puzzle unico di geni, e quindi di caratteri: del resto se si vanno a vedere da vicino "gli occhi del padre" o "il naso della madre", ci si rende conto che in realtà sono parecchio diversi.

Quindi vostro figlio contiene la metà dei vostri geni e la metà di quelli del vostro partner: ma non sapete quale metà gli avete dato (possono infatti esserci, come dicevamo, 8 milioni di modi diversi di comporre questa metà). E non sapete soprattutto come vostro figlio ricombinerà il suo gioco, a partire dalle carte ricevute dalle due metà dei mazzi.

Tra l'altro, tutto questo spiega anche perché è illusorio pensare che, come si diceva una volta, "i bei pensieri fanno i bimbi belli": nessuno, infatti, concentrandosi può trasferire mentalmente delle qualità che dipendono da tutt'altri meccanismi. Quello che però è vero, è che una madre serena, non stressata,



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